PER UN PUGNO DI TERRA - 2025
Tra santi, folli e poeti
“Bisogna essere santi per essere anche poeti…
Noi ci perdiamo, a volte, ed affanniamo per i vicoli ciechi del cervello,
sbriciolati in miriadi di esseri senza vita durevole e completa;
noi ci perdiamo, a volte, nel peccato della disconoscenza di noi stessi.
Ma con un gesto calmo della mano, con un guardar “volutamente” buono,
noi ci possiamo sempre ricondurre sulla strada maestra che lasciammo,
e nulla è più fecondo e più stupendo di questo tempo di conciliazione”
(Alda Merini, Santi e Poeti)
“Le opere di artisti e letterati hanno vita più lunga
delle gesta di soldati, di statisti e mercanti.
I poeti e i filosofi vanno più in là degli storici.
Ma i santi e i profeti valgono più di tutti gli altri messi assieme.”
(Arnold Joseph Toynbee)
In un mondo in cui l’omologazione è la tendenza dominante la follia può essere un antidoto.
Come la poesia che coglie l’universale narrando il particolare e la santità come connessione profonda alla terra e ai demoni che la abitano. Sporcarci e impastarci con il nostro pugno di terra per scoprire e vivere l’unicità e diversità del viaggio di ciascuno di noi.
Santi, folli e poeti che non vivono ai margini della storia ma sono protagonisti del proprio destino e di quello della collettività.
La terza edizione del FESTIVAL nazionale PER UN PUGNO DI TERRA ancora una volta è una proposta che mira a creare un momento condiviso di riflessione sul tema di quest’anno e sulle sue mille sfaccettature: i poeti, i santi, i folli che vivono quasi in ombra, ai margini della condizione umana ma pienamente connessi con la storia del mondo, la condizione che rappresentano è quella della minorità, da chi sta dalla parte dei deboli, dei dimenticati, di tutti i diseredati. Ci svelano ciò che l’umano non riesce a vedere, sempre in equilibrio tra essere e non essere, tra realtà e leggenda, vivono gli aspetti più velati e misteriosi della nostra comune madre Terra:
Terra del tutto e del niente.
Terra in cui essere eccezione e non regola.
Terra in cui vivere e non sopravvivere.
Terra come luogo di conciliazione.
Terra di tutti e Terra di nessuno. Tra Santi, folli e poeti.